La prima Spartan Race senza Burpees!

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Senza burpees!

Il 2023 inizia in Europa con la prima Spartan Race a Kaprun. La novità più eclatante, rispetto  tutti i vari cambiamenti di regolamento di quest’anno, risulta essere la sanzione per l’errore agli ostacoli. Infatti, da quest’anno, la penalità dei 30 burpees viene rimpiazzata dal giro di penalità (penalty loop). In che cosa consiste?

Il penalty loop risulta essere, da regolamento ufficiale, un percorso adiacente all’ostacolo, di lunghezza variabile (tra i 100 ed i 300m), da effettuare solo con corsa oppure con trasporto. Nell’idea degli organizzatori, questo percorso dovrebbe stancare e far perdere tempo agli atleti: l’equivalente di cira 2-3 minuti di penalizzazione sul tempo gara (ed un po’ di sfiancamento).

A Kaprun (Austria), per la Winter Spartan, si è applicato questo penalty loop per la prima volta. Ad eccezione – lo diciamo per dovere di cronaca – dell’ostacolo Monkey Bar, dove la situazione logistica non permetteva il penalty loop, per cui sono stati inseriti i famigerati 30 burpees. Questa eccezione è stata dichiarata all’inizio della gara a tutti, per cui non si sono creati malintesi nè malumori.

Come è effettivamente avvenuto questo cambiamento, e come è stato accolto?
Abbiamo chiesto a due atleti italiani: Stefano Deavi, che è arrivato primo nel suo age nella 10km (il sabato), ed a Fabio Papalini, arrivato primo nel suo age alla 5km della domenica.

Stefano: "Spartan non è più la stessa"

Abbiamo intervistato Stefano Deavi, atleta Trentino. Dotato di ottima corsa, e potente nei trasporti (visto che non è un fuscello), Stefano è stato molto chiaro, ed ha dato anche una sua opinione in merito: il penalty loop si è dimostrato relativamente insufficiente nella maggior parte dei casi! Andiamo con ordine.

Il suo giudizio sulla gara è estremamente positivo: gara invernale molto attraente, paesaggio bellissimo. Dislivello di circa 600 metri sui 10 km che ha “a detta sua” potevano penalizzare un atleta col suo tipo di fisico, mentre risultava molto più tra “agevolato” nei trasporti.
In merito al Penalty loop, associato ad ogni ostacolo (ogni ostacolo aveva la sua zona), si è dimostrato molto corto e poco penalizzante. Stefano ha sbagliato lo Z-Wall (acausa del ghiaccio e del freddo molto forte) ed ha effettuato il penalty loop con un secchio di sabbia. Lui lo ha trovato molto più facile rispetto ai 30 burpees. Normalmente un atleta medio impiega tra i due ed i tre minuti ad eseguire 30 burpees: con il trasporto ha impiegato più o meno poco più di un minuto.

E l’ostacolo di precisione, che sarebbe stato sostituito dalle pistole laser? A Kaprun non è è cambiato ostacolo di precisione. Il giavellotto è risultato essere ancora di paglia (nessuna pistola laser). Nei 10 km è sempre stato così anche l’anno scorso (c’era stata una prova in Spagna della pistola laser, ma solo nella 5Km)

Alla fine sul giudizio è stato abbastanza critico su questa nuova penalità. Infatti – come scritto sopra – i burpees sembrano ancora più penalizzante rispetto ad un tratto di corsa. Quindi – a suo giudizio – gli atleti delle Spartan Race che corrono forte si troveranno ancor più avvantaggiati con questo regolamento.

Fabio: "Insomma...

Fabio Papalini, atleta romano che abita a Brescia, era molto più preoccupato della proprioa gara, rispetto alle penalità suglio ostacoli. Con la sua struttura atletica, ha gareggiato nella Sprint della domenica. Anche Fabio si è aggiudicato il podio di categoria, pur arrivando da un periodo di influenza che gli ha un po’ limitato l’allenamento.

L’atleta dei Tori Infangati (Muddy Bulls) nche lui ha espresso opinioni giudizi positivi sul percorso montano e sul tracciato. La Sprint è risultata con molto meno dislivello e molto veloce.
Tuttavia, come prima volta, è rimasto perplesso sulla poca complessità del penalty loop agli ostacoli. A lui è toccato mancare il fatidico giavellotto, l’ostacolo più terribile! La sua impressione (ricordiamo che in gara, l’adrenalina prende il posto alla valutazione oggettiva) è che il tratto di penalità fosse davvero corto e che quindi non penalizzasse più di tanto chi riesce molto bene nella corsa. Il penalty era all’incirca sui 200mt a/r sempre con trasporto bucket carry. “Se vai forte sulla corsa – a parer mio – trovo ancora più penalizzante i burpees che il trasporto fatto in questo modo”

A mente fredda, quindi, esprime lo stesso giudizio di Stefano, ossia che – come prima volta – lo scopo del penalty loop non sia stato centrato in pieno.

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